venerdì, dicembre 15, 2006

CENA DI NATALE DEI FANTI


Carissimi fanti,
dopo numerose consultazioni e visto io e Mauri partiamo il 22, ho deciso di fissare ufficialmente la data della cena nel consueto giorno di giovedì (21-12-06) (Pierpaolo mi dispiace ma eventualmente potete farne un'altra). Le adesioni per la cena sono ancora scarse, spero si aggiunga molta più gente. Ad oggi hanno confermato:Paolo,Mauri,Puccio,Frasso e Mirco.
Aspetto proposte per andare a mangiare molto spendendo poco...naturalmente se siamo molti occorre prenotare.

Buon week-end e saluti a tutti.

Il Fante di Spade

mercoledì, dicembre 13, 2006

Riunione del giovedì in attesa dei fanti emigranti

Carissimi fanti,
siamo alle porte delle festività, la voglia di lavorare ha raggiunto livelli minimi (approssimando ZERO), in attesa che i fanti emigranti tornino per una bella bevuta e mangiata insieme, ci possiamo incontrare per una serata all'insegna dell'alcool etilico,l'invito è sempre esteso a tutti per la serata di giovedì 14 dicembre.

Per i fanti emigranti :per favore facciano sapere se sono disponibili ad una cena da effettuarsi nei giorni 21 o 22 dicembre.

Cordiali salumi.

Il fante di Spade

martedì, dicembre 12, 2006

"Il male fatto dagli uomini sopravvive alla loro morte"



Riporto la lettera dello scrittore cileno Luis Sepulveda, pubblicata una settimana fa su Repubblica, a proposito della morte (allora probabile, ora fortunatamente certa) del dittatore cileno Pinochet (nella foto con il presidente Allende, da lui rovesciato).

Sono chiuso in casa da tre settimane per terminare un romanzo, senz'altra compagnia se non quella del mio cane Zarko e del mare, felice tra i miei personaggi, ma dalle prime ore di domenica, ho cominciato a ricevere delle telefonate dei miei amici e amiche del Cile.

"Prepara i calici", mi dicono dal mio lontano paese. Ho pronta una bottiglia di Dom Perignon in frigorifero. È un riserva speciale e me la regalò a questo fine il mio caro amico Vittorio Gassman una sera a Trieste. "Spero che la berremo insieme", mi disse in quell'occasione e sarà così, perché a casa mia c'è un calice che porta inciso il suo nome.

Alla radio, una voce dice che il tiranno sta davvero male e che, a quanto pare, stavolta la Parca se lo porterà all'inferno degli indegni, anche se noi cileni non ci fidiamo mai delle repentine malattie che lo colpiscono ogni volta che deve affrontare la giustizia.

Vorrei essere in Cile tra i miei cari e condividere con loro la spumeggiante allegria di sapere che finalmente finisce l'odiosa presenza del vile che ha mutilato le nostre vite, che ci ha riempito di assenze e di cicatrici. Pinochet non solo ha tradito il legittimo governo guidato da Salvador Allende, ha tradito un modello di paese e una tradizione democratica che era il nostro orgoglio, ma in più ha tradito anche i suoi stessi compagni d'armi negando che gli ordini di assassinare, torturare e far scomparire migliaia di cileni li dava lui personalmente, giorno dopo giorno. E come se non bastasse, ha tradito i suoi seguaci della destra cilena rubando a dismisura e arricchendosi insieme al suo mafioso clan familiare.

L'ex dittatore paraguayano, Alfredo Stroessner, è morto poco tempo fa nel suo esilio brasiliano, pazzo come un cavallo, dichiarando persone non gradite in Paraguay cento persone al giorno i cui nomi estraeva dall'elenco del telefono di Sau Paulo. Pinochet, invece, muore simulando una follia che gli permette fino all'ultimo minuto di fare assegni e transazioni internazionali per nascondere la fortuna che ha rubato ai cileni. Muore amministrando il suo bottino di guerra con la complicità di una giustizia cilena sospettosamente lenta.

Smette di respirare un'aria che non gli appartiene, di abitare in un paese che non merita, tra cittadini che per lui non provano altro che schifo e disprezzo. Ma muore, e questo è quello che importa. La sua immagine prepotente di "Capitán General Benemérito", titolo di ridicola magniloquenza che si autoconcesse, svanisce nella figura dell'anziano ladro che nasconde il suo ultimo furto tra i cuscini della sedia a rotelle. Ma muore, e questo è quello che importa.

Prima di tornare al mio romanzo, apro il frigorifero e palpo il freddo della bottiglia. Poi dispongo i calici con i nomi dei miei amici che non ci sono, dei miei fratelli che difesero La Moneda, di quelli che passarono nei labirinti dell'orrore e non parlarono, di quelli che crebbero nell'esilio, di quelli che fecero tutte le battaglie fino a sconfiggere il miserabile che ha gettato un'ombra sulla nostra vita per sedici anni ma non ci ha tolto la luce dei nostri diritti. Con tutti loro brinderò con gioia alla morte del tiranno.

La morte di Basket City

E sia chiaro da subito, non è un post che si fa beffe della brutta stagione della Fortitudo....
Oggi la Legabasket ha pubblicato la lista dei convocati per l'All star Game...Né nella squadra degli stranieri (il cui quintetto base è stato scelto dal pubblico), né nella nazionale italiana c'è un solo giocatore della Virtus, che ricordiamolo è capolista in coabitazione con Siena.
Tra gli stranieri c'è un pò di tutto, giocatori sicuramente che meritano come Michael Jordan di Cantù, Young di Capo D'Orlando e Forte di Siena. Non discutendo le scelte del pubblico, le convocazioni hanno visto chiamare entrambi i lunghi di Milano (Blair e Watson), un altro giocatore di Siena (Kaukenas) e ben due di Biella. Sinceramente un Best al posto di Kaukenas e Lang al posto di uno dei due di Milano si poteva pure vederli...
Per quello che riguarda la nazionale c'è misteriosamente Galanda, e sinceramente avrei visto bene al suo posto Crosariol, anche per premiare la crescita dei giovani.
Unita a questa cosa c'è il fatto che anche quando la Virtus gioca dei match importanti, quelle gare non sono mai considerate "gara della settimana", pure quando le alternative sono ridicole....E'accaduto per il derby e per i match contro Siena e Milano....
Certo che avere uno come Sabatini come presidente costa caro....

martedì, dicembre 05, 2006

RIUNIONE del giovedì (Sponsorizzata da IKEA)

Birra Guld
La classica birra Svedese per eccellenza, chiara e leggera, ideale per accompagnare un buon pasto scandinavo o da bere fresca in qualsiasi momento50cl. € 1,20
Alla bottega svedese c/0 IKEA

Questa sponsorizzazione era d'obbligo, perchè mai boicottare prodotti svedesi piuttosto boicottiamo la Nestlè , la Coca-Cola e compagnia bella.

Carissimi fanti alla riunione di giovedì non possiamo mancare, il motivo è che venerdì non si lavora e quindi ci si può distruggere(in senso alcolico), fatemi sapere se ci siete e cosa proponete di fare.
Un saluto a tutti!

Il fante di spade.

sabato, dicembre 02, 2006

Che brutto tempo che fa....

Vi avverto subito che questo post é di argomento socio-politico, ma, come si potrebbe pensare, non riguarda le manifestazioni di oggi.
Grazie alla serietà dell'impianto delle telecomunicazioni francesi, sono in grado di vedere via internet i tre canali rai ma sinceramente c'é poco da vedere di decente. L'unico programma che cerco di non perdermi é "Che tempo che fa" di Fazio, che ho sempre ritenuto un buon mix di cultura e intrattenimento. L'unico problema é che Fazio é un po' un coglione, e ogni tanto si fa prendere da passioni personali, come, nel caso della puntata di stasera, invitando Celentano.
A mia opinione Celentano é affetto dallo stesso morbo di megalomania di Berlusconi, solo che si sa vendere meglio e, centellinando le sue apparizioni, riesce per pochi minuti di discorsi nonsense e stronzate varie, a farsi pagare una vergogna di soldi. Già é riuscito a farlo per due volte con delle trasmissioni del sabato sera (al suo cachet bisognerebbe aggiungere quello dei suoi numerosi e celebri ospiti), ma sembra che il servizio pubblico non arrivi a correggere il tiro.
E quindi i governi fanno finanziarie da 40 miliardi per recuperare soldi che, invece che pagare le scorte per l'antimafia, sono spesi per finanziare la nostra meravigliosa televisione pubblica (per non citare lo scandalo dei salari spropositati dei manager di aziende a gestione parzialmente statale come Eni,Trenitalia e Alitalia).
Vi assicuro, e Beppe potrà confermare, che la televisione pubblica in Francia fa schifo, ma sono sicuro che costa un centesimo di quella italiana, e non ruba soldi a cose più importanti.
Non mi astengo da un piccolo commentino sulle manifestazioni di oggi: ho ascoltato un po' il discorso di Berlusconi e l'ho visto ancora in difficoltà fisica, non pienamente ripreso dai problemi di salute. In ogni caso, visti i tempi che corrono, mi spaventano molto di più i discorsi ultra-cattolici di Casini. Non so se ne avete sentito parlare, ma l'UDC ha chiamato al boicottaggio dell'Ikea perché non vende i presepi....Che tristezza...