mercoledì, maggio 02, 2007

Entre les deux tours



Stasera si svolgerà in Francia il grande dibattito prima del secondo turno delle elezioni presidenziali (triste idea di farlo in contemporanea con Milan-Manchester....). I due duellanti sono l'ex-ministro dell'Interno e ex-delfino di Chirac, Nicolas Sarkozy, del partito di centro-destra-destra UMP (Union pour un Mouvement Populaire), e Ségolène Royal, ex-ministro dell'educazione sotto Mitterand e presidente della regione Poitou-Charentes, per il Partito Socialista. Al primo turno Sarkozy ha ottenuto circa il 30% delle preferenze, mentre Royal intorno al 25%. Se il grande spauracchio Le Pen (che ieri ha invitato i suoi elettori ad astenersi domenica) é stato ridimensionato rispetto al 2002, totalizzando solo il 10%, si é assistito al ritorno in auge del partito di centro-centro-destra UDF, che con François Bayrou ha ottenuto il 18%, miglior risultato di un candidato di quel partito dal 1974 quando Valerie Giscard D'Estaing batté Mitterand. Preciso che il centrismo alla francese non ha senso, visto che, a differenza dell'Italia, non ha alcuna connotazione religiosa, e mentre da noi si cerca il bipolarismo, qua invece cercano di rispolverare l'immobilismo all'italiana. Non per nulla Bayrou, forte del suo risultato (in realtà contenente una parte di voto di protesta come Le Pen nel 2002, e quindi non realmente rappresentativo del suo elettorato) vuole creare, prima delle elezioni politiche di giugno (sarà un anno intenso in Francia) il Partito Democratico francese, salutato molto positivamente da Rutelli e Prodi.
Prima leggenda da sfatare riguardo ai due candidati é che siano delle figure "nuove", come i media hanno cercato di mostrarli. Sarkozy é diventato sindaco per la prima volta a 23 anni e visto che in questo paese si possono cumulare le cariche (si puo' essere contemporaneramente sindaci, ministri e deputati), ha collezionato posti sostenendo Chirac a spada tratta in tre elezioni presidenziali (1974,1981 e 1988). Nel 1995 invece commise il grande peccato di sostenere il candidato della destra alternativo a Chirac, l'ex-primo ministro Balladur, e visto che Chirac non solo vinse lo scontro diretto, ma batté pure Jospin e divenne infine Presidente, Sarkozy si trovo' esiliato per almeno 7 anni, per poi essere perdonato e divenire, malgrado l'ormai odio reciproco con Chirac, leader del partito del Presidente.
Ségolène ha fatto la classica trafila del politicante francese, frequentando tutte le più importanti scuole di formazione politica con borse di studio, viste le sue modeste origini. Legata fin dai primi tempi all altro astro nascente del PS, François Hollande, ricopre, durante i 14 anni di Presidenza Mitterand, gli incarichi di ministro all'educazione e ministro all'ambiente. Osteggiata da parte del PS parigino, viene scelta come candidata per la presidenza della regione Poitou-Charentes (campagna centrale), che strappa alla destra e mantiene per due mandati. Dopo la disfatta di Jospin nel 2002, Hollande prende il controllo del partito e lancia Ségolène come presidenziabile.
I sondaggi danno Sarkozy con 2-3 punti di vantaggio, ma la situazione é ancora molto incerta e il dibattito di stasera potrebbe ribaltare molte cose. Se da una parte sarà dura per la Royal, visto che Sarkozy é un eccellente comunicatore televisivo, quest'ultimo potrebbe trovarsi in difficoltà opposto ad una donna, con la quale dovrà frenare la sua veemenza.
Comunque vada la Francia vedrà un Presidente nuovo all'alba del 7 maggio, e la cosa influenzerà senza dubbio anche gli equilibri politici del nostro paese e dell'Europa in generale. Ségolène Royal é alquanto "rutelliana" (senza tutti i riferimenti cattolici) in certi atteggiamenti, ma é sicuramente il male minore...

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